Traumi, lacerazioni, legami che si spezzano lasciano ferite nel corpo e nell’anima. Le ferite del corpo sono più semplici da individuare, si possono accettare, si può vedere la loro evoluzione e risoluzione.
Le ferite dell’anima sono più difficili da individuare e comprendere, inoltre più il trauma è avvenuto in età precoce, più esso è radicato e complesso da ridurre. Se l’esperienza traumatica è ripetuta, i traumi si insinuano profondamente creando ferite più difficili da trattare. Una ferita dell’anima la si può curare, ma questa lascerà comunque tracce indelebili della sua presenza, risvegliando ricordi, emozioni ed atteggiamenti di risposta che si presenteranno anche nell’età adulta.
Di seguito un primo assaggio dei lavori eseguiti dai partecipanti, durante la parte dedicata alle riflessioni personali in merito al tema proposto.
Gruppo 7
Abbiamo notato una bambina piccola in una situazione di difficoltà. Vista l'età, abbiamo pensato di collocarla in un'ambiente interno dove delle persone potessero prendersi cura di lei. L'ambientazione però ha anche una finestra che dà verso l'esterno per ricordare che cmq l'obiettivo finale deve essere quello di partecipare alla crescita di adulti proiettati verso il mondo. I giochi, il cuscino morbido, i biscotti e le persone collocate nella sua stessa posizione richiamano il messaggio: "Io ti vedo, ci sono e sono qui accanto a te". Anche la clessidra vicino alla finestra fa riferimento al tempo come elemento cruciale per capire e guarire le ferite.